Lunedì 11 Dicembre 2023
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Ultime 30 voci inserite
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02/03/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Coraggio, figli miei!

09/03/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      La vostra vita in Me

16/02/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Il grido della Giustizia

05/03/1944:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 01
      Volume 01 - Capitolo 017 - Pagine 100 – 109

25/01/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Si celebra il Male

13/01/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      I peccati commessi con viltà

06/09/1944:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 01
      Volume 01 - Capitolo 015 - Pagine 094 – 096 - A conclusione del Prevangelo

29/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 091 - Pagine 083 - 088 - Lezione ai Discepoli nell'uliveto presso Nazareth

28/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 090 - Pagine 078 - 083 - L'arrivo dei Discepoli e Dei Pastori a Nazareth

27/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 089 - Pagine 071 - 078 - Commiato da Giona

26/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 088 - Pagine 066 - 071 - Visita al Pastore Giona

25/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 087 - Pagine 063 - 066

03/12/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Roccia e sabbia

09/11/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Questo è ciò che piace al Signore

01/12/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      I deserti di Gesù

24/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 086 - Pagine 058 - 063 - L’incontro con il milite Alessandro

22/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 085 - Pagine 052 - 058 - Con Simone Zelote al Tempio

21/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 084 - Pagine 046 - 052 - Incontro con Lazzaro a Betania

20/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 083 - Pagine 040 - 046 - Gesù soffre a causa di giuda

19/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 082 - Pagine 034 - 040 - A Gerico - Iscariota gioielli Aglae

18/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 081 - Pagine 028 - 034 - Al guado del Giordano con Simeone - giovanni e Mattia

15/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 079 - Pagine 011 - 017 - Andando dai Pastori

31/10/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Gesù ci consola

14/07/2016:
  Messaggi
    Piccole Luci - Catechesi
      Vangelo Secondo Giovanni - 6,16-21 - Gesù raggiunge i Discepoli, camminando sul mare.

17/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 080 - Pagine 017 - 028 - Con tre Apostoli sul Monte del Digiuno

17/10/2016:
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    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Grande Avvertimento

24/07/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Volume 04 - Capitolo 228 - Pagine 014 - 018 - In barca verso Betsaida, dove Marziam viene affidato a Porfirea.

23/07/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Volume 04 - Capitolo 227 - Pagine 013 - 014 - Un episodio incompiuto

22/07/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Volume 04 - Capitolo 226 - Pagine 011 - 013 - Un buon segno da Maria di Magdala - Morte del vecchio Ismaele.

07/09/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Indice - Volume 04 - Capitoli Da 160 - A 225

News Volume 02 - Capitolo 086 - Pagine 058 - 063 - L���incontro con il milite Alessandro

Documento senza titolo
Maria VALTORTA

Volume 02 - Capitolo 086 - 058 - 063

L’INCONTRO CON IL MILITE ALESSANDRO
ALLA PORTA DEI PESCI

24 Gennaio 1945


Ancora un'Aurora.
Ancora le teorie di asinelli che si affollano presso la porta ancor chiusa.
E ancora Gesù con Simone e Giovanni.

Dei venditori Lo riconoscono e gli si affollano intorno.
Anche un milite di guardia accorre a Lui, quando la porta viene aperta e Lo vede.
E lo saluta:

“Salve, Galileo.
Di' a questi irrequieti di esser meno ribelli.
Si lamentano di noi.
Ma non fanno che maledirci e disubbidire.
E dicono che ciò è culto per loro.
Che Religione hanno se è fondata sulla disubbidienza?”.

“Compatiscili, soldato.
Sono come coloro che hanno in casa un ospite non voluto e più forte di loro.
E non possono che vendicarsi con la lingua e con il ripicco”.

“Sì, ma noi dobbiamo fare il nostro dovere.
E allora li dobbiamo punire.
E così sempre più diventiamo gli ospiti non voluti”.

“Hai ragione.
Tu devi fare il tuo dovere.
Ma fallo sempre con umanità.
Pensa sempre:
“Se fossi nel loro caso, che farei?”.
Vedrai che, allora, ti verrà per i soggetti tanta pietà”.

“Mi piace sentirti parlare.
Tu sei senza sprezzo, senza alterigia.
Gli altri Palestinesi ci sputano dietro, ci insultano, mostrano schifo di noi ... a meno che non ci sia da spellarci a dovere per una donna o per degli acquisti.
Allora, l'oro di Roma, non fa più schifo”.

“L'uomo è l'uomo, soldato”.
“Sì.
Ed è più bugiardo della scimmia.
Non è piacevole, però, stare fra chi è come serpe in agguato ...
Anche noi abbiamo casa e madri e spose e figli, e la vita ci preme”.

“Ecco, se ognuno ricordasse questo, non ci sarebbero più odi.

Tu hai detto:

“Che Religione hanno?”.

“Ti rispondo:

Una Religione Santa che, per primo comando, ha l'Amore verso Dio e verso il Prossimo.
Una Religione che insegna ubbidienza alle Leggi.
Anche se di Stati nemici, perché, udite, o miei fratelli in Israele, nulla avviene senza che Dio lo permetta.
Anche le Dominazioni: sventure senza pari per un Popolo.
Ma che quasi sempre, se questo Popolo con rettezza si esamina, possono dirsi volute dallo stesso, con i suoi modi di vivere contrari a Dio.

Ricordatevi i Profeti.
Quante volte hanno parlato su questo!
Quante hanno mostrato, con i fatti passati, presenti e futuri, che il dominatore è il castigo, la verga del castigo sulle spalle del figlio ingrato.
E quante volte hanno insegnato il modo di non più averlo: tornare al Signore.

Non è ribellione, né guerra quella che sana ferite e lacrime e scioglie catene.
É il vivere da giusti.
Allora, Dio interviene.
E che possono le armi e le schiere di armati contro i fulgori delle Coorti Angeliche lottanti in favore dei buoni?

Siamo colpiti?
Meritiamo di non esserlo più con il nostro vivere da figli di Dio.
Non ribadite le vostre catene con dei peccati sempre novelli.
Non permettete che i Gentili vi credano senza Religione o più pagani di loro per il vostro modo di vivere.
Siete il Popolo che ha avuto da Dio stesso la Legge.
Osservatela.

Fate che anche i dominatori si inchinino davanti alle vostre catene, dicendo:

“Sono soggetti, ma sono più grandi di noi, di una grandezza che non sta nel numero, nel denaro, nelle armi, nella potenza, ma che viene dal loro provenire da Dio.

Qui brilla la Divina Paternità di un Dio Perfetto, Santo, Potente.
Qui è il Segno di una Vera Divinità.
Traluce dai suoi figli”.

E meditino su questo, e vengano alla Verità del Dio Vero, lasciando l'errore.
Ognuno, anche il più povero, anche il più ignorante fra il Popolo di Dio, può essere maestro ad un Gentile, Maestro con la sua maniera di vivere e predicare Dio ai pagani con gli atti di una vita santa.
Andate.
La pace sia con voi”.

“Tarda Giuda, e anche i Pastori” - osserva Simone.

“Attendi qualcuno, Galileo?” - chiede il soldato che ha ascoltato attentamente.

“Degli amici”.

“Entra nel fresco dell'androne.
Il Sole scotta sin dalle prime ore.
Vai in città?”.

“No.
Torno in Galilea”.

“A piedi?”.

“Sono povero: a piedi”.

“Hai moglie?”.

“Ho una Madre”.

“Anche io.
Vieni ... se di noi non hai lo schifo che gli altri hanno”.

“Solo la colpa mi fa ribrezzo”.
Il soldato lo guarda, ammirato e pensoso.
“Con Te non avremo mai da intervenire.
Il gladio non si alzerà mai su Te.
Sei buono.
Ma gli altri! ...”.

Gesù è nella penombra dell'androne.
Giovanni è verso la città.
Simone si è seduto su un masso che fa da panchina.

“Come ti chiami?”.

“Gesù”.

“Ah! Sei quello che fa Miracoli anche sui malati?
Io credevo che fossi solo un Mago ...
Ne abbiamo anche noi.
Un Mago buono, però.
Perché ce ne sono certuni ...
Ma i nostri non sanno guarire i malati.
Come fai?”.

Gesù sorride e tace.

“Usi formule magiche?
Hai unguenti di midollo di morti, serpenti disseccati e resi polvere, pietre magiche prese negli antri dei pitoni?”.

“Nulla di questo.
Ho solo il mio potere”.

“Allora, sei proprio Santo.
Noi abbiamo gli arùspici (Sacerdoti dell’Antica Roma – indovini) e le vestali ... e alcuni fra loro fanno prodigi ... e dicono che sono i più santi.
Ma ci credi Tu?

Sono peggio degli altri”.

“E allora perché li venerate?”.

“Perché ... perché è la Religione di Roma.
E se un suddito non rispetta la Religione del suo Stato, come può rispettare il Cesare e la Patria, e giù, giù, tante cose?”.

Gesù guarda fissamente il soldato.

“In Verità, tu sei avanti nella Via della Giustizia.
Procedi, o milite, e giungerai a conoscere ciò che la tua Anima sente avere in sé, senza saper dare a questa cosa un nome”.

“L'anima?
Cosa è?”.

“Quando tu morrai, dove andrai?”.

“Mah! ... non so.
Se morrò da eroe, sul rogo degli eroi ... se sarò un povero vecchio, un niente, forse marcirò nella mia tana o sul bordo di una via”.

“Questo per il corpo.
Ma l'Anima dove andrà?”.

“Non so se tutti gli uomini hanno l'Anima o se l'hanno solo quelli che Giove destina ai Campi Elisi dopo una vita portentosa, seppure non li trae all'Olimpo come fu di Romolo”.

“Tutti gli uomini hanno un’Anima.
E questa è quella cosa che distingue l'uomo dall'animale.
Vorresti essere simile ad un cavallo? Ad un uccello? Ad un pesce? Carne che, morendo, è solo marciume?”.
“Oh! No.
Io sono uomo e preferisco essere tale”.

“Ebbene, ciò che ti fa uomo è l'Anima.
Senza questa tu saresti nulla più che un animale parlante”.

“E dove è?
Come è?”.

“Non ha corpo.
Ma è, è in te.
Viene da Chi ha creato il Mondo e a Lui ritorna dopo la morte del corpo”.

“Dal Dio d'Israele, secondo voi”.

“Dal Dio solo, uno, eterno, supremo Signore e Creatore dell'Universo”.

“E anche un povero soldato come me ha l'Anima, e questa torna a Dio?”.

“Sì. Anche un povero soldato, e la sua Anima avrà Dio ad Amico, se fu sempre buona, o Dio a Punitore se fu malvagia”.

“Maestro, ecco Giuda con i Pastori e delle donne.

Se vedo bene, vi è la fanciulla di ieri” - dice Giovanni.

“Io vado, soldato.
Sii buono”.

“Non ti vedrò più?
Vorrei sapere ancora ...”.

“Io resto in Galilea sino al Settembre.
Se puoi, vieni.
A Cafarnao o a Nazareth tutti ti diranno di Me.
A Cafarnao chiedi di Simon-Pietro.
A Nazareth, di Maria di Giuseppe.
É mia Madre.

Vieni. Ti parlerò del Dio Vero”.

“Simon-Pietro ... Maria di Giuseppe.
Verrò, sol che possa.
E, se Tu torni, ricordati di Alessandro.
Sono della centuria di Gerusalemme”.

Giuda e i Pastori sono ormai nell'androne.

“Pace a voi tutti” - dice Gesù.


E vorrebbe dire altro, ma una giovinetta esile, ma ridente, fende il gruppo e gli si butta ai piedi:

“La Benedizione tua, ancora, su me, Maestro e Salvatore, e il mio bacio ancora a Te!”.

E gli bacia le mani.

“Va'. Sii lieta, buona.
Buona figlia, poi buona sposa, e poi buona madre.
Insegna ai tuoi pargoli futuri il mio Nome e la mia Dottrina.
Pace a te e a tua madre.
Pace e Benedizione a tutti quelli che sono amici di Dio.
Pace anche a te, Alessandro”.

Gesù si allontana.

“Abbiamo fatto tardi.
Ma ci hanno assediato quelle donne”
- spiega Giuda.

“Erano al Getsemani e volevano vederTi.
Noi eravamo andati, senza sapere l'un degli altri, là, per fare con Te la strada.
Ma Tu eri già andato via e, invece, c'erano loro.
Le volevamo lasciare ... Ma erano più insistenti di mosche.
Volevano sapere tante cose ...
Hai guarito la fanciulla?”.

“Sì”.

“E hai parlato al Romano?”.

“Sì.
É un cuore onesto.
E cerca la Verità ...”.

Giuda sospira.

“Perché sospiri, Giuda?” - chiede Gesù.

“Sospiro perché ... perché vorrei che fossero i nostri quelli che cercano la Verità.
Invece o la fuggono, o la scherniscono, o restano indifferenti.
Sono sfiduciato.
Ho voglia di non rimettere piede qui e di non fare altro che ascoltare Te.
Tanto, come Discepolo non riesco a fare nulla”.


“E credi tu che Io riesca molto?
Non ti sconfortare, Giuda.
Sono le lotte dell'Apostolato.
Più sconfitte che vittorie.
Ma sconfitte qui.
Lassù sono sempre vittorie.
Il Padre vede la tua buona volontà e, se anche questa non riesce, ti Benedice lo stesso”.

“Oh! Tu sei buono!”.

Giuda Gli bacia una mano.
“Io diventerò mai buono?”.

“Sì, se lo vorrai”.

“Credo di esserlo stato in questi giorni ...
Ho sofferto ad esserlo ... perché ho molti appetiti ... ma lo sono stato pensando sempre a Te”.

“Persevera, allora.
Tu Mi dai tanta gioia.
E voi, che notizie mi date?”
- chiede ai Pastori.

“Elia ti saluta e ti manda un poco di cibo.
E dice di non dimenticarlo”.

“Oh! Io ho nel cuore i miei amici!
Andiamo sino a quel paesello, nel verde.
Poi, a sera, proseguiremo.

Sono felice di esser con voi, di andare dalla Madre e di aver parlato della Verità ad un onesto. Sì, sono felice.
Se sapeste che è per Me fare la mia Missione e vedere che ad essa vengono i cuori, ossia al Padre.
Oh! Come sempre più mi seguireste con lo Spirito! ...”.

Non vedo altro.