Domenica 23 Marzo 2025
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News

Ultime 30 voci inserite
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02/03/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Coraggio, figli miei!

09/03/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      La vostra vita in Me

16/02/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Il grido della Giustizia

05/03/1944:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 01
      Volume 01 - Capitolo 017 - Pagine 100 – 109

25/01/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Si celebra il Male

13/01/2017:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      I peccati commessi con viltà

06/09/1944:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 01
      Volume 01 - Capitolo 015 - Pagine 094 – 096 - A conclusione del Prevangelo

29/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 091 - Pagine 083 - 088 - Lezione ai Discepoli nell'uliveto presso Nazareth

28/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 090 - Pagine 078 - 083 - L'arrivo dei Discepoli e Dei Pastori a Nazareth

27/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 089 - Pagine 071 - 078 - Commiato da Giona

26/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 088 - Pagine 066 - 071 - Visita al Pastore Giona

25/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
       Volume 02 - Capitolo 087 - Pagine 063 - 066

03/12/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Roccia e sabbia

09/11/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Questo è ciò che piace al Signore

01/12/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      I deserti di Gesù

24/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 086 - Pagine 058 - 063 - L’incontro con il milite Alessandro

22/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 085 - Pagine 052 - 058 - Con Simone Zelote al Tempio

21/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 084 - Pagine 046 - 052 - Incontro con Lazzaro a Betania

20/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 083 - Pagine 040 - 046 - Gesù soffre a causa di giuda

19/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 082 - Pagine 034 - 040 - A Gerico - Iscariota gioielli Aglae

18/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 081 - Pagine 028 - 034 - Al guado del Giordano con Simeone - giovanni e Mattia

15/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 079 - Pagine 011 - 017 - Andando dai Pastori

31/10/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Gesù ci consola

14/07/2016:
  Messaggi
    Piccole Luci - Catechesi
      Vangelo Secondo Giovanni - 6,16-21 - Gesù raggiunge i Discepoli, camminando sul mare.

17/01/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 02
      Volume 02 - Capitolo 080 - Pagine 017 - 028 - Con tre Apostoli sul Monte del Digiuno

17/10/2016:
  Messaggi
    Gesù - Adorazione a Gesù Sacramentato
      Grande Avvertimento

24/07/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Volume 04 - Capitolo 228 - Pagine 014 - 018 - In barca verso Betsaida, dove Marziam viene affidato a Porfirea.

23/07/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Volume 04 - Capitolo 227 - Pagine 013 - 014 - Un episodio incompiuto

22/07/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Volume 04 - Capitolo 226 - Pagine 011 - 013 - Un buon segno da Maria di Magdala - Morte del vecchio Ismaele.

07/09/1945:
  Valtorta Maria
    L'Evangelo come mi è stato rivelato - Volume 04
      Indice - Volume 04 - Capitoli Da 160 - A 225

News Volume 02 - Capitolo 087 - Pagine 063 - 066

Documento senza titolo
Maria VALTORTA

PRIMO ANNO DELLA VITA PUBBLICA DI GESÙ

Volume 02 - Capitolo 087 - 063 - 066

CON I PASTORI E DISCEPOLI PRESSO DOCO.
ISACCO RESTA IN GIUDEA.


25 Gennaio 1945


“E io ti dico, Maestro, che sono più buoni gli umili.
Questi, a cui mi rivolsi, ebbero derisione o noncuranza.
Oh! I piccoli di Jutta!”

Isacco parla a Gesù.
Sono tutti a crocchio sull'erba del margine fluviale.
Isacco pare dia il resoconto delle sue fatiche.

Giuda interviene e, caso raro, chiama a nome il Pastore:

“Isacco, io penso come te.
Perdiamo tempo e Fede a loro contatto.
Io ci rinuncio”.

“Io no.
Ma ne soffro.

Rinuncerò solo se il Maestro lo dice.
Sono abituato da anni a soffrire per fedeltà alla Verità.
Non potevo mentire per ingraziosirmi i Potenti.

E sai quante volte vennero per burlarsi di me, nella mia stanza di infermo, promettendomi oh! certo false promesse!
Aiuti, se avessi detto che avevo mentito e che Tu, Gesù, non eri Tu il neonato Salvatore?
Ma io non potevo mentire.
Mentire sarebbe stato rinnegare la mia gioia, sarebbe stato uccidere la mia speranza unica, sarebbe stato respingerTi, o Signore mio!
Respingere Te!

Nel buio della mia miseria, nello squallore della mia infermità, avevo sempre un cielo sparso di stelle: il volto di mia madre, unica gioia della mia vita di orfano, il volto di una sposa che non fu mai mia e alla quale serbai l'Amore, anche oltre la Morte.

Queste le due stelle minori.

E poi, due stelle più grandi, pari a purissime Lune: Giuseppe e Maria, sorridenti ad un Neonato e a noi poveri Pastori, e fulgido, al centro del mio cielo del cuore, il Volto tuo, innocente, soave, Santo, Santo, Santo.

Non potevo respingere questo mio cielo!
Non volevo levarmi la sua Luce che più pura non vi è.
La vita, piuttosto, avrei respinto, e fra i tormenti, che respingerti, mio ricordo benedetto, mio Gesù Neonato!”.

Gesù posa la sua mano sulla spalla di Isacco e sorride.

Giuda parla ancora:

“E allora, tu insisti?”.

“Io insisto.
Oggi, domani e domani ancora.
Qualcuno verrà”.

“Quanto durerà il lavoro?”.

“Non so.
Ma credi.
Basta non guardare avanti né indietro.
Fare giorno per giorno.

E, se a sera si è fatto con utile, dire:

“Grazie, mio Dio”;
Se senza utile, dire:
“Spero nel tuo aiuto per domani”.

“Sei saggio”.

“Non so neppure che voglia dire ciò.
Ma faccio nella mia Missione quello che ho fatto nella mia malattia.
Quasi trent'anni di infermità non sono un giorno!”.

“Eh! lo credo!
Io non ero ancora nato e tu già eri infermo”.
“Ero infermo.
Ma non li ho mai contati quegli anni.

Non ho mai detto:
“Ecco, torna nisam ed io non rifiorisco con le rose.
Ecco, torna tisri (Il settimo mese dell'anno ecclesiastico ebraico, rispondendo ad una parte di settembre con una parte del mese di ottobre) ed io ancora qui languo”.

“Andavo avanti, parlando a me e ai buoni di Lui.
Mi accorgevo che gli anni passavano, perché i piccoli di un giorno venivano a portarmi i loro dolci di nozze e quelli delle nascite dei loro piccini.

Ora, se guardo indietro, ora, che sono da vecchio tornato giovane, che vedo del passato?
Nulla.
É passato”.

“Nulla qui.
Ma in Cielo è “tutto” per te, Isacco, e quel tutto ti attende”
- dice Gesù.

E poi, parlando a tutti:

“Bisogna fare così.
Lo faccio anche Io.
Andare avanti.
Senza stanchezze.
La stanchezza è ancora una radica della superbia umana.
E così la fretta.

Perché ci si nausea delle sconfitte, perché ci si inquieta delle lentezze?
Perché l'orgoglio dice:

“A me dire di no?
Con me tanta attesa?
Questa è mancanza di rispetto per l'Apostolo di Dio”.

No, amici.
Guardate tutto il Creato e pensate a Chi lo fece.

Meditate sul progredire dell'uomo e pensate alla sua origine.

Pensate a quest'ora che si compie e calcolate quanti Secoli l'hanno preceduta.

Il Creato è Opera di calma Creazione.

Il Padre non fece disordinatamente tutto.
Ma fece per successivi tempi il Creato.

L'uomo è Opera di un progredire paziente, l'uomo attuale, e sempre più progredirà nel sapere e nel potere.
Questi, poi, saranno santi o non santi, a seconda del suo volere.

Ma l'uomo non si fece dotto di un subito.
I Primi, espulsi dal Giardino, dovettero imparare tutto, lentamente, continuamente.
Imparare persino le cose più semplici: che il chicco del grano è più buono sfarinato e poi impastato e poi cotto.
E imparare come sfarinarlo e come cuocerlo.
Imparare come fare, accesa la legna.
Imparare come si fa una veste, guardando il vello degli animali.
Come una tana, osservando le fiere.
Come un giaciglio, osservando i nidi.
Imparare a curarsi con le erbe e le acque, osservando le bestie che con esse si curano per istinto.
Imparare a viaggiare per deserti e per mari, studiando le Stelle, domando i cavalli, imparando l'equilibrio nelle acque, a lui insegnato da un guscio di noce galleggiante sull'onda di un rio.

Quante sconfitte prima di riuscire!
Ma riuscì.
E andrà oltre.
Non sarà più felice per questo, perché, più che nel Bene, si farà esperto nel Male.

Ma progredirà.
La Redenzione non è opera paziente?
Decisa, nei Secoli dei Secoli, e oltre decisa, ecco che viene ora che i Secoli l'hanno preparata.

Tutto è pazienza.
Perché essere impazienti, allora?

Non poteva Dio far tutto in un baleno?

Non poteva l'uomo, dotato di ragione, uscito dalle mani di Dio, saper tutto in un baleno?

Non potevo Io venire all'Inizio dei Secoli?


Tutto poteva essere.
Ma nulla deve essere violenza.
Nulla.
La violenza è sempre contraria all'ordine; e Dio, e ciò che da Dio viene, è ordine.
Non vogliate essere da più di Dio”.

“Ma, allora, quando sarai conosciuto?”.

“Da chi, Giuda?”.

“Ma dal Mondo!”.

“Mai”.

“Mai?
Ma non sei il Salvatore?”.

“Lo sono.
Ma il Mondo non vuole essere salvato.
Solo nella misura da uno a mille Mi vorrà conoscere, e nella misura da uno a diecimila mi seguirà realmente.
E dico ancora molto.
Non sarò conosciuto neppure dai miei più intimi”.

“Ma, se Ti sono intimi, Ti conosceranno”.
“Sì, Giuda.
Mi conosceranno come Gesù, l'Israelita Gesù.
Ma non Mi conosceranno come Quello che sono.
In Verità, vi dico, che non sarò conosciuto da tutti i miei intimi.

Conoscere vuol dire amare con fedeltà e Virtù ... e vi sarà chi non mi conoscerà”.

Gesù ha la sua mossa di rassegnato sconforto, che sempre ha quando annuncia il futuro tradimento: apre le mani e le tiene così, volte all'infuori, con il volto accorato che non guarda né gli uomini né il cielo, ma solo il suo futuro destino di Tradito.

“Non lo dire, Maestro” - supplica Giovanni.

“Noi ti seguiamo per sempre più conoscerti” - dice Simone e a lui fanno coro i Pastori.

“Come una sposa Ti seguiamo e ci sei più caro di essa; più gelosi di Te che di una donna noi siamo.
Oh! No.
Noi Ti conosciamo già tanto che non possiamo più misconoscerti.
Lui (e Giuda indica Isacco) dice che rinnegare il tuo ricordo di Neonato sarebbe stato per lui più atroce di perdere la vita.

E non eri che un neonato.
Noi ti abbiamo Uomo e Maestro.
Noi ti udiamo e vediamo le tue Opere.
Il tuo contatto, il tuo alito, il tuo bacio sono la nostra continua Consacrazione e la nostra continua Purificazione.
Solo un Satana potrebbe rinnegarti, dopo esser stato tuo intimo!”.

“Vero, Giuda. Ma vi sarà”.
“Guai a lui!
Sarò il suo Giustiziere” -
esclama Giovanni di Zebedeo.

“No.
Lascia al Padre la Giustizia.
Sii il suo Redentore.
Il Redentore di quest'Anima che tende a Satana.

Ma salutiamo Isacco.

La sera è venuta.
Io ti benedico, servo fedele.
Sai, allora, che Lazzaro di Betania è nostro amico e che vuole aiutare i miei amici.
Io vado.
Tu resti.
Arami il terreno arido di Giuda.
Poi verrò.
Tu sai, al bisogno, dove trovarmi.
La mia pace a te”
- e Gesù benedice e bacia il suo Discepolo.