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Padri e Dottori della Chiesa ![]() DENOMINAZIONE DEI PADRI E DEI DOTTORI DELLA CHIESA I primi “Dottori della Chiesa” Da sinistra a destra: Pala d’Altare del 1516
di Pier Francesco SACCHI, detto il Pavese
Principalmente, i “Padri della Chiesa” hanno preso in considerazione soprattutto gli Scritti e gli Insegnamenti della Sacra Bibbia, come i Vangeli, gli Atti e gli Scritti degli Apostoli, i Salmi e, in aggiunta, anche tutti quegli Insegnamenti provenienti dalla Chiesa stessa e dai suoi numerosi Concili Ecumenici che si sono succeduti nei Secoli. Tutto ciò che questi Personaggi religiosi hanno approfondito e poi scritto, ha una definizione ben precisa e inconfondibile: “Letteratura o Dottrina Patristica”. Ai “Padri della Chiesa”, che più di tutti gli altri si sono distinti per i loro Trattati Mistici e Teologici, per le loro Doti, per la Fede, per la Cultura, l’Autorevolezza e, in particolar modo, per l’illuminazione dottrinale e teologica cattolica, venne attribuito loro anche il Titolo di “Dottori della Chiesa”. I “Padri della Chiesa”, senza tanti giri di parole, utilizzarono dei canoni, delle forme, dei modelli, per insegnare agli altri e convincerli seriamente di ciò che le Sacre Scritture, riconosciute come ispirazioni provenienti da Dio, contenevano in tema di principi fondamentali del pensare… relativi alla Fede, e dell’agire… riguardo la Morale. Sant’Agostino, uno dei più
grandi “Dottori della Chiesa”, così scrive: Faccio notare che esistono sfumature
diverse tra un “Padre della Chiesa” e un suo consimile: ciò
è dovuto al fatto che un certo numero di Testi Sacri possono aver subito
una storia complessa nella traduzione, ma nonostante tutto, questa realtà
non ha portato ad uno sconvolgimento del contenuto di questi Testi. I “Padri” e i “Dottori della Chiesa” si possono ritenere un “filone” di saggia Esegesi, ovvero di studio e ricerca dei Libri e degli Scritti Sacri che alle varie Chiese Cristiane della Terra, in ogni tempo e luogo, non poteva venir meno, anche perché lo Spirito Santo, il Consolatore, lo Spirito d’Intelletto lasciatoci dal Signore, con la ricorrenza della Pentecoste, a cinquanta giorni dalla sua Morte di Croce, è sempre stato Presente nello Spirito e nella mente di Coloro che erano votati a far conoscere le Verità di Dio.
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