Martedì 1 Luglio 2025
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Mistici - Libro

 

AL MOMENTO DELLA SANTA COMUNIONE

 

Arrivò il momento della Comunione dei Celebranti, e qui tornai a notare la presenza di tutti i Sacerdoti, insieme al Monsignore.

Mentre egli si Comunicava, la Santa Vergine disse:

“Questo è il momento di pregare per il Celebrante e per i Sacerdoti che lo accompagnano.
Ripeti con Me:
“Signore, Benedicili, Santificali, Aiutali, Purificali, Amali, abbine cura, sostienili con il Tuo Amore…”.
Ricordatevi di tutti i Sacerdoti del Mondo, pregate per tutte le Anime Consacrate…”.

Catalina racconta:

Amati fratelli, questo è il momento in cui dobbiamo pregare, perché loro sono la Chiesa, come lo siamo anche noi laici.
Molte volte, i laici esigono molto dai Sacerdoti, però siamo incapaci di pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare la solitudine che, molto spesso, può circondare un Sacerdote.

Dobbiamo capire che i Sacerdoti sono persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di assistenza, che hanno bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro vita per ognuno di noi, come Gesù, Consacrandosi a Lui.

Il Signore vuole che la gente del “gregge”, che Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a santificarsi.
Un giorno o l’altro, quando saremo nell'Aldilà, comprenderemo la meraviglia, compiuta dal Signore, nel darci dei Sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra Anima.


La gente cominciò ad uscire dai banchi per andare a Comunicarsi.
Era giunto il grande momento dell’incontro, della “Comunione”.

Il Signore mi disse:

“Aspetta un momento, voglio che tu osservi qualcosa…”.

Catalina racconta:

Spinta da un impulso interiore, diressi lo sguardo verso la persona che stava per ricevere la Comunione sulla lingua dalla mano del Sacerdote.

Devo chiarire che questa persona era una delle signore del nostro “Gruppo”, che, la sera prima, non era riuscita a Confessarsi, ma che si era Confessata questa mattina, prima della Santa Messa. Quando il Sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come un lampo di luce: quella luce, di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona, prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa.

Il Signore disse:

“È così che Io Mi compiaccio nell’abbracciare un’Anima, che viene a riceverMi, con il cuore puro!”.

Catalina racconta:

Il tono della voce di Gesù era quello di una persona felice.
Io ero stupita nell’ammirare quell’amica, che tornava al suo posto, circondata di luce, abbracciata dal Signore;.
Ho pensato alle meraviglie che noi, tante volte, perdiamo, perché andiamo a ricevere Gesù con le nostre piccole o grandi mancanze, mentre dovrebbe essere solo una festa.

Molte volte diciamo che non vi sono Sacerdoti per Confessarsi spesso, ma il problema non consiste nel Confessarsi spesso, il problema consiste nella nostra facilità a tornare a cadere nel male. D’altronde, così come ci sforziamo di trovare un salone di bellezza o gli uomini un barbiere quando abbiamo una festa, dobbiamo sforzarci anche di andare a cercare il Sacerdote quando abbiamo bisogno che vengano tolte da noi tutte quelle cose sporche, e non avere la sfacciataggine di ricevere Gesù in qualsiasi momento, con il cuore pieno di cose cattive.

Quando mi sono diretta a ricevere la Comunione, Gesù ripeteva:

“L’ultima Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei.
In quell’ora dell’Amore, ho istituito quello che agli occhi degli Uomini può sembrare la più grande pazzia: farMi prigioniero d’Amore.
Ho istituito l’Eucaristia!
Ho voluto rimanere con voi, fino alla fine dei Secoli, perché il Mio Amore non poteva sopportare che rimanessero orfani coloro che amavo più della Mia vita...”.

Catalina racconta:

Ricevetti quell’Ostia, che aveva un sapore particolare; era una mescolanza di sangue e incenso, che mi inondò interamente.
Provavo tanto Amore… che le lacrime scorrevano senza poterle trattenere…

Quando ritornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo, il Signore disse:

“Ascolta…”.

Catalina racconta:

E in quel momento cominciai a sentire dentro di me le preghiere di una signora, che era seduta davanti a me e che si era appena Comunicata.
Quello che diceva, senza aprire la bocca, era più o meno questo:
“Signore, ricordaTi che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare l’affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa per aiutarmi…
Per favore, fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio minore perderà di nuovo l’anno, se non lo aiuti, questa settimana ha gli esami… e non dimenticarTi della vicina, che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta, perché io non la posso sopportare… ecc.”.