Venerdì 4 Luglio 2025
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Non tutti sanno che Fico

Fico: È una pianta molto comune in Palestina e in tutti i paesi del Mediterraneo, non ha bisogno di tante cure e produce frutti molto dolci.
Era noto già dai tempi biblici.
Infatti, nella Bibbia, inizialmente, lo troviamo documentato nella tragedia del primo peccato dell’Umanità, cioè il “Peccato Originale”, ad opera di Adamo ed Eva: “Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture” (Gn. 3,7).
In seguito, se ne parla, per l’ultima volta, nell’Apocalisse di Giovanni:
“Le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi” (Ap. 6,13).
Il fico fiorisce molto presto: annuncia la Primavera dando il suo primo frutto, chiamato “fiorone”, in cui gli Israeliti identificavano Dio come una “prospettiva” di prosperità e una “promessa” con l'avvento della seconda fioritura (Vedi Mc. 13,28).
Le sue foglie di color verde scuro producevano un’ombra molto gradita: ne parlano sia i Profeti che i Libri Storici.
La distruzione delle piante di fico o lo scuotere violentemente le stesse sono un’espressione simbolica del castigo e della maledizione di Dio.
Nel Nuovo Testamento, c'è un abbinamento significato ed eloquente con la pianta della vite (vedi Lc. 13,6 § Ct. 2,13 § Gl. 1,7-12 § Zc. 3,10 § Gc. 3,12).
Questo perché hanno un significato parallelo: entrambi i frutti sono simboli di prosperità, di rapporto di alleanza tra Dio e l’uomo; un fico che non produce va tagliato e bruciato, la vite, per produrre frutto, va potata e i relativi rami secchi vengono anch’essi bruciati.
Fico e vite simboleggiano il Popolo di Dio: c’è chi dà frutto e chi no, chi ha Fede e chi soffre di sterilità spirituale.
Gli Ebrei, nel deserto, come certi Cristiani di oggi, vengono da Dio paragonati al frutto primaticcio del fico, il cosiddetto “fiorone”, in conseguenza della loro fragile Fede; il frutto del fico che matura in seconda fioritura, che è più buono, simboleggia quel risultato acquisito dal Credente che ha fatto un cammino di vero apostolato in Cristo, per Cristo e con Cristo.
La Conversione di Natanaèle, avvenuta prima, viene suggellata dalla Fede, poi, la quale scaturisce quando Gesù gli manifesta la visione in cui afferma di averlo visto, prima che si incontrassero, sotto una pianta di fico.
Tutto ciò è Gesù che lo dice e ce lo fa capire, nel Nuovo Testamento.