Domenica 6 Luglio 2025
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Non tutti sanno che Lectio Divina

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Lectio Divina: Ovvero, “Lettura Divina” in Italiano, usata nella Liturgia Cattolica, è una maniera o un metodo per riflettere, capire, meditare e pregare la Sacra Bibbia.

Facendo tutto ciò, noi restiamo all'Ascolto di Dio, di quello che vuole dirci e l'invito di mettere in pratica la sua Parola:
“Se uno Mi ama, osserverà la mia Parola” (Gv. 14,23 e Cfr. Gv. 14, 15-21).

È un'Arte anche questa che, a parole, mostra tutta la sua accessibilità, ma che al lato pratico comporta, invece, difficoltà che sorgono a causa della pratica umana.
Ed è proprio in questa complicata situazione che lo Spirito d'Intelletto interviene, agisce e rende la Creatura più vicina a Dio, alla sua Volontà, ai suoi Disegni, sempre se vi è piena disponibilità del Cristiano stesso.
È ciò che il Signore desidera da tutti noi Cristiani: il colloquio con Lui e la meditazione del suo Pensiero, esclusivamente per il nostro ed altrui Bene.

La sua origine, se così la si vuol definire, è avvenuta già quando Gesù, dopo la sua Risurrezione al Cielo, incontrando due Discepoli sulla via che porta ad Emmaus, impartì la sua prima “Lezione Divina”, spiegando loro Profezie su sé Stesso e ciò che l'Antico Testamento conteneva.

Quindi, i primi Cristiani trassero da questo stato di fatto un insegnamento che, ancora oggi, è attuale e valido e che i Padri del Deserto, i Padri della Chiesa, i Santi Vescovi adottarono, nei primi Secoli, fondando un metodo, basato sulla Dottrina dei quattro sensi biblici:


Lezione o Lettura - Meditazione
   Orazione o Preghiera - Contemplazione

1. La Lettura attenta della Sacra Scrittura, ovvero la “LECTIO”.

2. La Meditazione di ciò che si è letto, ovvero la “MEDITATIO”.

3. L'Invocazione a Dio per ottenere ciò che la Meditazione ha permesso di conoscere, ovvero la “ORATIO”.

4. L'Intimità con Dio nella Preghiere, ovvero la “CONTEMPLATIO”.

Quest'Opera, che comprende i quattro “sensi”, ebbe inizio nel Secolo Dodicesimo, all'incirca nel 1180, per merito del Monaco Certosino Guigo II, Francese, e che a tutt'oggi è ancora attuale, quale metodo della “Lettura delle Sacre Scritture”.