Domenica 6 Luglio 2025
Ordina risultati
per
Ti trovi nella Sezione:
Catechesi Il silenzio è... Il silenzio produce

IL SILENZIO


Il silenzio, ben inteso, unito al Timor di Dio, è:

     · come un carro di fuoco che porta l’Anima in Cielo, come fu portato il Profeta Elia.

Il silenzio è:

     · felicità delle Anime interiori,
     · scala del Cielo,
     · strada del Regno di Dio,
     · sorgente della compunzione - atteggiamento critico nei confronti del proprio operato e specchio in cui il peccatore vede i suoi peccati,
     · principio di luce, di mitezza, di umiltà,
     · freno all’udito,
     · salvaguardia degli occhi,
     · legame della lingua.

Il silenzio è:
     · porto sicuro, ove si trova la tranquillità dell’Anima,
     · scuola della lettura, dell’orazione, della contemplazione,
     · aiuto per riacquistare tutte le Virtù e sorgente di ogni bene.

Il silenzio è:

. declivio (discesa) insensibile verso la strada della Virtù ed una segreta elevazione verso Dio.   
· 
fondamento della vita spirituale, per mezzo di esso si acquisisce la Giustizia e la Virtù: parlate poco con gli uomini e sperate molto in Dio.
     “Nel silenzio e nella speranza risiederà la vostra forza” (Isaia 30,15).

Se vi è o vi sarà un periodo di solitudine, ciò renderà attenti tutti voi, aprirà il vostro cuore alle Ispirazioni Divine, vi dispone ad accogliere le sue Grazie.

Inoltre, il silenzio è:

     · la migliore disposizione all’orazione: senza di esso la preghiera sarà un pullulare di distrazioni.

Il silenzio produce... il raccoglimento,
il raccoglimento produce… la devozione,
la devozione produce... l’orazione,
l’orazione produce... l’unione con Dio,
l’unione con Dio produce... la Santità.

Il silenzio interiore è uno dei più nobili esercizi che conduce alla Santità: per esso, l'Anima fa grandi cose.

Quando sembra che non faccia nulla... dice molto!

Senza il silenzio non può esserci il raccoglimento: più un’Anima chiacchiera e si distrae in cose del mondo… più si svuota, perdendo la devozione e lo spirito di orazione.
Quindi, tornerà con molta fatica alla preghiera, all’orazione mentale e all’unione con Dio.

Pensate: anche San Giuseppe, Padre Putativo di Gesù, non era impegnato nella vita apostolica, eppure la sua preghiera fu immensamente gradita a Dio.
La sua Vita fu una continua preghiera.
Insieme a su Figlio non poteva che meditare e gustare le cose del Cielo.
Mentre Gesù cresceva in età, sapienza e Grazia davanti a Dio e agli uomini, come è scritto nel Vangelo di Luca 2,41-52, Giuseppe cresceva in raccoglimento ed unione con suo Figlio, Dio e Salvatore, non occupandosi minimamente delle cose esteriori, se non nella misura strettamente necessaria ai bisogni della Sacra Famiglia.
Egli ebbe l’altissimo favore di godere delle più intime Comunicazioni dello Spirito Santo e delle più rare Grazie del Cuore Divino e Misericordioso del suo Gesù.

Perciò, Creature care, non dimenticate che colui che desidera servire Dio deve cercare ed amare la solitudine interiore, senza la quale… la solitudine esteriore diventa moltitudine…

Il Demonio, nemico acerrimo di colui che prega, fa di tutto per immergervi in mille cose buone, in mille occasioni di apostolato, pur di appannarvi, con le eccessive occupazioni, le soavi emozioni dello Spirito Santo, che sussurra all’Anima silenziosa e orante a disturbarvi anche quando partecipate alla Sacra Liturgia.

Perciò, non temete, che, stando accanto ai vostri cari o al vostro Prossimo, pregherete nel silenzio e salverete Anime con la vostra offerta e aiuterete anche loro a comprendere quanto sia per voi necessario, insieme alla preghiera, anche l’Amore e la vita apostolica e parrocchiale, che prima conducevate, spero!

Abbiate Fede, non scoraggiatevi, né abbattetevi, certi che la Fede e l’Amore, insieme al sacrificio, otterranno a voi, alla vostra famiglia, ai vostri amici e conoscenti, grandi Grazie.